lunedì 23 settembre 2013

Chiesa di San Giovanni Crisostomo, Bari

Ingiustamente discriminata perchè descritta spesso come un ghetto pericoloso dal quale è un miracolo uscire illesi, "Bari Vecchia" è in realtà uno scrigno prezioso in cui chiese bellissime e vicoli coloriti si fondono, riservando ad ogni visita sempre una nuova e piacevole scoperta.
Questa volta, provenendo dal Castello, abbiamo percorso Strada Tresca, ritrovandoci a pochi passi una chiesetta austera ma sobria, intitolata a San Giovanni Crisostomo. 

La facciata esterna
Realizzata interamente con blocchi di calcare come gran parte dei monumenti nel borgo antico, la facciata della chiesa termina a cuspide con uno dei due spioventi che si interrompe per dar posto ad un minuscolo campanile, simile a quello di tante chiesette campestri sparse un po' ovunque nelle campagne pugliesi. La parte bassa della facciata presenta solamente un portale sormontato da un finestrone rettangolare che illumina l'interno della chiesa. L'unico arricchimento estetico dell'intera facciata è rappresentato da una massiccia cornice che scorre lungo tutto lo sviluppo perimetrale del portale.
Facendoci largo tra un pesante tendaggio in velluto rosso, ci ritroviamo in un ambiente a navata unica, nel bel mezzo di una celebrazione domenicale. Distratti dai dettagli della chiesa, diamo poco peso alle parole del celebrante ed iniziamo a guardarci intorno.

L'interno
La prima cosa evidente è l'assenza di banchi su cui accomodarsi, sostituiti da un cordone di scranni da coro in legno che scorre parallelo alle pareti del piccolo ambiente. Sul fondo della sala un altare nascosto da una bellissima iconostasi decorata con colori variopinti e fondi dorati, esaltati dalla scarsa luce che filtra dalla finestra sulla facciata. Lo splendore dei colori della iconostasi viene esaltato dalla povertà del legno impiegato nelle capriate con cui è realizzata la copertura. Molto particolare, poi, una lastra di pietra posta a rivestimento del basso pulpito che precede l'altare, su cui sono scolpite due figure mitologiche, simili a grifoni alati, rivolte verso una elemento floreale posto al centro della scena, forse simboleggiante la vita.

Particolare dell'Iconostasi sovrastante l'altare


Particolare della lastra di pietra con grifoni alati
 
Ma perché le scritte un po' ovunque sono indecifrabili? Perché il prete continua a celebrare di spalle alla (minuscola) folla per tutto il tempo? E soprattutto, perché non capiamo neanche una parola di quel che dice? Il mistero si svela quando, in fila per ricevere la Comunione, il celebrante si pone in piedi: i paramenti che indossa decisamente non sono quelli che dovrebbe indossare un prete cattolico! 
E così, "masticando" un pezzo di pane intinto nel vino (quanta bellezza in quell'umile gesto!) realizziamo di aver preso parte ad un rito della Chiesa Greca Ortodossa...

P.S. - per un tour virtuale della Chiesa, consigliamo di dare un'occhiata a questo link:

1 commento:

  1. Bellissima Chiesa!!!!! La presenza dei cattolici di rito bizantino a Bari è molto forte, in questa chiesa si riuniscono nelle feste principali conservando la loro identità italo-greca e italo-albanese

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