sabato 16 marzo 2013

"Pasticceria Siciliana" di Villapiana Lido: altro che digestivo...

Dopo un primo giorno di vacanza molto intenso ed una cena fantastica all'hotel, abbiamo deciso di fare una passeggiata sul lungomare di Villapiana Lido. Lì abbiamo trovato bancarelle di tutti i tipi e per tutte le età, con i vari lidi che proponevano serate con intrattenimenti vari. 
Ad un certo punto della passeggiata decidiamo di andare alla ricerca di un bar per prendere un digestivo...

"Pasticceria Siciliana", Villapiana Lido

...e veniamo subito ipnotizzati da un'odore di dolciumi e di cornetti appena sfornati!!!
Attratti dalla folla, entriamo all'interno di un bar dove un pasticcere era impegnato a stendere al momento la pasta per i cornetti e accanto a lui  un aiutante infornava ritmicamente le varie teglie. Nel frattempo un ragazzo al bancone prendeva le varie ordinazioni, proponendo diversi gusti alla clientela.
Venivano proposte diverse opzioni, dalla classica e gustosissima farcitura alla Nutella alla squisita farcitura con crema e amarena, dove una grossa amarena faceva capolino tra la crema strabordante dall'impasto ancora caldo. E c'era perfino il cornetto alla ricotta!!! Insomma, una vera goduria. 
Purtroppo siamo stati così presi dalla scorpacciata, da aver fatto solamente una foto all'esterno del locale... Meno male che almeno possiamo indicarvi dove andare! Chiedete in giro e fermatevi, non ve ne pentirete!

martedì 12 marzo 2013

Marina di Sibari

L'ultima giornata del breve soggiorno in Calabria è stata all'insegna del relax. Dopo aver consumato la (abbondante) colazione presso l'hotel e pagato le camere, ci siamo messi in auto alla volta della Marina di Sibari. 
Sostanzialmente Marina di Sibari è un agglomerato di case al mare, una frazione della città di Sibari sorta con lo scopo di realizzare un centro turistico prossimo alla spiaggia. Le costruzioni sono per lo più ville o case a due piani, nulla di speciale da un punto di vista estetico, un po' come tutti i centri balneari sorti in Italia a partire dagli Anni Sessanta-Settanta: anonime case in calcestruzzo armato, destinate solo all'accoglienza, nei mesi estivi, dei turisti o dei proprietari che abitano nei comuni limitrofi dell'entroterra. La piazzetta centrale dell'agglomerato di case è circondata interamente da piccoli market, negozietti di souvenir e bar. Se siete orientati verso il "souvenir gastronomico" troverete barattoli di peperoncini sott'olio, liquirizie prodotte lì nei paraggi, il salume calabrese per eccellenza, la 'nduja, nonchè la vera specialità del posto, il riso di Sibari.
La spiaggia è separata dal piccolo centro abitato da una pineta, anch'essa artificiale, con alberi piantati in ordinate file parallele, tutto troppo impostato, poco naturale. E' possibile accedere sia a stabilimenti balneari che a spiagge libere, ma considerati i prezzi sostanzialmente bassi degli stabilimenti vale la pena spendere un piccolo budget per trascorrere qualche ora sotto l'ombrellone provvisti di ogni comfort.
La sabbia è piuttosto grossolana, una sorta di sabbia mista a ghiaia. Il mare è cristallino e, anche grazie alla bassa affluenza di gente, resta limpido anche nel pomeriggio. Bello farsi il bagno con le colline che, sullo sfondo, si immergono dolcemente dentro il mare.
Una domenica al mare decisamente rilassante, prima del viaggio di ritorno verso casa...  

sabato 9 marzo 2013

Gole del Raganello

Avevamo sentito parlare di un "famoso" Ponte del Diavolo presso l'abitato di Civita, a pochi chilometri di distanza da Villapiana Lido, nell'entroterra e subito decidemmo di inserirlo nell'itinerario della vacanza. A dire il vero non è che il ponte di suo fosse il vero scopo della visita: ciò che ci incuriosì fu l'aver letto della possibilità di risalire il torrente sottostante il ponte procedendo a piedi nell'acqua, circondati da un vero e proprio canyon scavato nella roccia dalle acque del Raganello.
La strada per raggiungere l'abitato di Civita offre panorami mozzafiato, con curve e tornanti che rallentano il tragitto permettendo anche di godere dello spettacolo naturale. Le colline coperte da alberi sparsi cadono, talvolta a strapiombo, nel letto del torrente. 

Il paesaggio collinare intorno al letto del torrente

Ridotto a rivolo minuscolo nel mese di agosto, certamente il Raganello deve avere i connotati di un fiume tumultuoso nei mesi invernali, considerate non solo la larghezza del letto, ma anche le dimensioni dei massi in pietra che, arrotondati dal fluire delle acque, sono stati portati fino alla costa dall'impeto della corrente.
Giunti a pochi chilometri dal Comune di Civita un cartello giallo di benvenuto accoglie i visitatori. Curiosamente notiamo che è tradotto in un'altra lingua, l'albanese: ciò perché questo minuscolo centro abitato, che conta meno di mille abitanti, è stato fondato da una comunità albanese stanziatasi in loco intorno al 1500 e oggi, come altri centri nei paraggi (Frascineto, ad esempio), costituisce una minoranza etnica poco conosciuta a livello nazionale.

Il cartello di benvenuto a Civita
Una volta a Civita, chiedendo indicazioni e seguendo qualche cartello sparso tra strettissime vie dell'abitato, arriviamo ad una sorta di parcheggio posto sul ciglio di un'ampia valle, dal quale è possibile scendere a piedi verso il torrente. Dato che la ripida discesa diventa (ovviamente) una ripida salita da percorrere al ritorno, per i meno allenati e meno volenterosi è consigliabile usare la navetta messa a disposizione da alcuni "volontari", alla "modica" cifra di 5 euro tra andata e ritorno: pur preferendo ammirare i paesaggi con calma, dobbiamo ammettere che la risalita può rivelarsi, per lunghezza e pendenza, alquanto difficoltosa da affrontare. Decidete voi! 
Man mano che si procede verso il basso il rumore delle acque del torrente si fa sempre più forte finchè, giunti ad un bivio, si può decidere di salire sul Ponte del Diavolo (svoltando a sinistra) in modo da ammirare il Raganello dall'alto oppure si può scendere (svoltando a destra) ancora per un pò fino a giungere sulla sponda del torrente. Vivamente consigliato di munirsi di scarpe da ginnastica per la discesa (specialmente per l'ultimo tratto, in cui il sentiero termina tra massi ciottolosi) e scarpette da scoglio per proseguire dentro il torrente!

Il Ponte del Diavolo


Il torrente visto dal ponte
Una volta scesi sulla sponda del torrente ed effettuato il cambio di scarpe, procediamo la risalita del Raganello direttamente dall'acqua, stando attenti a non scivolare. E' difficile descrivere la bellezza della natura e lo spettacolo che si può ammirare una volta entrati nelle gole: sfogliando alcune immagini potrete avere solo una vaga idea di quello che abbiamo provato noi. Anche se è stata una faticosa escursione...ne è valsa davvero al pena! Ve lo consigliamo vivamente!!!